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Napoli e lo smog: sanzioni europee e il modello di turismo che puó devastare l’aria

Aria inquinata a Napoli: NO₂ e procedure d’infrazione

Napoli, città di mare, storia e cultura, si trova oggi sotto la lente dell’Unione Europea per i continui superamenti dei limiti di biossido di azoto (NO₂). Non si tratta di un’invenzione burocratica: è un allarme reale per chi respira ogni giorno questa aria. Polmoni, cuore, qualità della vita: tutto è a rischio.
La procedura d’infrazione europea è chiara: Napoli deve cambiare modello di mobilità e gestione urbana. Non bastano soluzioni temporanee o ordinanze spot.

Traffico e mobilità: servono risposte concrete
In un recente comunicato del Comune di Napoli, l’assessore Santagada ha annunciato tre linee di intervento principali:

 

    • Potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (TPL): aumentare frequenze e capillarità di autobus, metro e funicolari, incentivando l’uso di mezzi elettrici e a basse emissioni.

    • Piano del Verde Urbano e Forestazione: piantumazione di nuovi alberi e cura del patrimonio verde esistente per assorbire CO2 e particolato.

    • Potenziamento delle Isole Pedonali e ZTL: estendere le ZTL e creare nuove aree pedonali, privilegiando la mobilità dolce.
      Tutte misure giuste e necessarie, ma noi cittadini chiediamo risposte precise:

    • Quanti alberi e in quanto tempo?

    • Quali ZTL saranno ripristinate? Perché non riattivare subito quelle soppresse?

    • Qual è la data per il potenziamento effettivo del trasporto pubblico?

    • E nel frattempo, come ci muoviamo senza peggiorare lo smog?
      Solo annunci non bastano: Napoli ha bisogno di azioni concrete e tempi certi.

Navi e aeroporti: il turismo che può fare male
Le grandi navi da crociera e gli aerei con l’aeroporto in cittá continuano a essere fra fonti di inquinamento e congestione. Questo è il turismo che può fare male: consuma risorse senza restituire valore, soffoca la città e peggiora la qualità della vita.
Soluzioni concrete ci sono:

 

    • Ripristinare subito le ZTL;

    • Elettrificare il Porto di Napoli per ridurre le emissioni delle navi;

    • Aprire un dibattito serio sulla delocalizzazione dell’aeroporto, previsto già dal piano regolatore di Vezio De Lucia. Perché la salute dei cittadini é prioritaria anche sul turismo.

Turismo sostenibile: quello che fa bene
Il turismo che fa bene è sostenibile, responsabile e lento:

 

    • Rispetta l’ambiente e la comunità locale;

    • Usa mezzi di trasporto meno inquinanti (treni per arrivare in città).

    • Distribuisce i flussi turistici senza soffocare la città;

    • Valorizza quartieri, cultura e storia senza depredarli.
      Questo turismo non avvelena l’aria. Non sacrifica la vita dei cittadini sull’altare del profitto immediato.

Conclusione: Napoli deve scegliere
Napoli può continuare a inseguire scorciatoie, o può scegliere di respirare. ZTL ripristinate, Porto elettrificato, dibattito su delocalizzazione dell’aeroporto, trasporto pubblico potenziato, alberi piantati, turismo sostenibile: queste sono le scelte che contano.
E i cittadini chiedono tempi certi e numeri concreti, perché l’aria, a differenza dei proclami, non mente.

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